domenica 28 febbraio 2010

Carpineto Romano (RM) e le sue Triplice Cinta

Carpineto Romano (RM) e le sue Triplice Cinta

Passeggiando per il centro della cittadina di Carpineto Romano è facile imbattersi nelle TC. Altra peculiarità di questo paese è il gran numero di cavità carsiche presenti nel suo comune lungo i sentieri dei Lepini. Nei pressi della sorgente della Fota un insediamento del XII sec. si suppone occupato anche da Templari. La trattoria "La Sbirra" è un altro punto di interesse prettamente gastronomico, è facile imbattersi al suo interno da speleo-avventori. Cisterne per la raccolta delle acque nei vari caseggiati del paese......ma questa è un'altra storia.

Consulenza musicale e adattamento: Arnaldo Ciotti

mercoledì 10 febbraio 2010

Grotta Maria Grazia - Bassiano LT

Una domenica a cercare e rivedere grotte nella zona di Bassiano.
Dopo aver salutato mamma Gaia e Chicco con i due pargoli, Matteo e Tommaso, tutti vestiti da prato per una escursione a Canale Monterano, ci siamo avviati, in una bella mattinata di sole, verso Bassiano, prov. di Latina, alle pendici dei Lepini.
L'intento era di cercare nuove cavità e rivisitarne altre. Buchi già visti in due precedenti uscite non hanno dato particolari risultati. Mentre la rivisitazione della grotta Maria Grazia, trovata dallo Speleo Club Roma negli anni '60, è stata particolarmente interessante, anche se non dà possibilità di prosecuzione.
Lasciata la macchina vicino ad un casolare sotto Colle Pepe si prosegue a piedi, eventualmente con fuoristrada fino ad un altro casolare adibito a stalle, costeggiando la recinzione delle stalle si prosegue per comodo sentiero. Superato un abbeveratoio si scende fino ad intravedere le pareti di Collecantocchio. La grotta è un piccolo ingresso di 0.80 x 0.80 ai piedi di una paretina. Un pozzo da 30 arriva su di una saletta che prosegue con un saltino di 3 m, una finestra di piccole dimensioni permette di scendere altri 10 m fino ad un piccolo buco sul pavimento che con un saltino di 3 m porta ad un altro saltino chiuso da frana.
Partecipanti: Mecchia G., Piro M., Tron L., Pecci M.A., Gemignani F., Codipietro P., Lo Presti M., De Bellis F., Pintus G.




La famiglia Liberati, prataioli

Raccolta acqua in montagna

Vegetazione acquifera

Uno dei tanti buchi inconcludenti


Fontanile a tre quarti del percorso

Grotta Maria Grazia, P 30

Secondo pozzo, P 10

A 3 m dal fondo

Concrezioni parietali

Risalia P 10


Finestra

giovedì 4 febbraio 2010

Lago di Vico - Monte Venere - Ronciglione VT

Come farsi scappare una bella giornata invernale. Periodo buono per fare osservazioni sulla fauna che numerosa popola il lago di Vico. Da uno dei punti di osservazione della Riserva, in località S. Lucia, si possono osservare tranquillamente Folaghe, Cormorani, Morette, lo Svasso Maggiore, il Germano Reale ecc. uccelli indisturbati che ci nuotano a poca distanza.
Una folta colonia di Nutrie cerca alimentazione sulle rive, è facile incontrarle, si allontanano velocemente verso l'acqua solo dopo che ci siamo avvicinati troppo.
Dal punto di osservazione "Pantanacce" un Airone Bianco, distante, si è lasciato fotografare mentre passeggiava lungo la zona paludosa del lago.
Una breve passeggiata sulla cima del Monte Venere a vedere il Pozzo del Diavolo, mi ha permesso di godere della bella giornata assolata. E come sempre dove c'è un buco si incontrano altri speleo, Rele del GS CAI





Punto di osservazione S. Lucia

Nutria

Airone Bianco






Sentiero che conduce sul Monte Venere

Faggeta

Ingresso del Pozzo del Diavolo

Nel Bosco, fuori sentiero, è facile incontrare tane di volpi

Riparo Blanc - S. Felice Circeo - LT

Dopo due belle giornate assolate decidiamo di fare un trekking sul monte Circeo. L'obiettivo è il "paretone" e da li raggiungere la cima Circe. Come al solito il tempo cambia e ci ritriviamo a S. Felice Circeo con una pioggerellina che ci impedisce di intraprendere l'agognato percorso. Un leggero cambio di programma ci suggerisce di dedicarci a delle visite su insediamenti preistorici del luogo. Il riparo Blanc, che è vicino al posto in cui abbiamo parcheggiato, è un sito molto allettante e in quel luogo ci incamminiamo. Il tempo ci risparmia e per tutta la visita riusciamo a non bagnarci troppo.
........"Il "Riparo" un aggetto roccioso sui 45° adatto a "riparare" parzialmente le genti preistoriche si affaccia a circa 20 m. di quota sull’ampio anfiteatro naturale della Cala della Cava di Alabastro.
Alla sua base presenta un giacimento preistorico con industria litica, resti fossili di animali e migliaia di gusci di molluschi marini.
Analisi al Carbonio 14 hanno datato il giacimento 8.565 anni dal presente, quando la zona era abitata da genti oloceniche la cui esistenza era basata sulla caccia e la raccolta di "frutti di mare", che venivano staccati dagli scogli con i singolari strumenti litici rinvenuti nel giacimento."...(da il Circeo.it - Pro Loco S. Felice Circeo).
......Del periodo Mesolitico (10.500 - 7600 anni fa), che immediatamente succede al Paleolitico Superiore, le uniche testimonianze (certe) sono rappresentate dal Riparo Blanc al Monte Circeo, datato col C14 a 8565 anni fa. Nel quadro delle culture mesolitiche italiane, il complesso mostra particolari caratteri di specializzazione sia per quanto riguarda l'economia basata soprattutto sulla raccolta di molluschi, sia per la tipologia dell'industria su scheggia ricca di punteruoli, denticolati e pezzi con intaccature. (da Michelangelo La Rosa PREISTORIA DEL TERRITORIO PONTINO)...
....."Partecipanti: Roberto Ciotola, Giorgio Pintus



Panoramica dell Riparo Blanc

Parete aggettante



Deposito scavato

Particolare con inclusioni di molluschi

Mollusca bivalva "Cardium" e Mollusca Gastropoda "Patella"

Piccola cavità nei pressi del Riparo

Interno

All'interno della cavità nido

Esterno con particolare di materiale detritico in conglomerato