mercoledì 30 dicembre 2009

Acquedotto greco della Pietrasanta a Napoli con "La Macchina del Tempo"

Eccoci di nuovo nella Napoli sotterranea, accompagnati dal presidente della "La Macchina del Tempo" Luca Cutitta, a visitare una parte dell'acquedotto greco che si trova a 37 m di profondità nella antica Neapolis. L'ingresso della visita si apre nella ristrutturata chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta, momentaneamente occupata da una mostra fotografica avente come soggetto i "Clochard" di Napoli. Nelle immagini famosi uomini di spettacolo e di cultura napoletani si sono prestati a farsi raffigurare nei panni dei senza tetto.
I sotterranei della chiesa, ripuliti dai soci della "La macchina del Tempo" ci hanno accolti con la solita aria umida proveniente dall'acquedotto. Dopo esserci cambiati abbiamo intrapreso la visita. Questa volta ci siamo diretti verso la zona adibita come ricovero antiareo nella seconda guerra mondiale. Una ricerca in condotti non ancora rivisti ci ha fatto notare un'iscrizione datata 1700.
Tornando indietro un cunicolo, che non era stato ripercorso, ci ha portato sotto la chiesa della Pietrasanta, ancora da rilevare.
All'uscita, 5 ore di permanenza, abbiamo concluso il "tour" nella vicina pizzeria ospiti dello squisito Luca.
Con Gennaio 2010 inizieranno una serie di visite guidate speleologiche nella cavità, con la promessa di nuovi ed interessanti percorsi sia sotto la chiesa della Pietrasanta che in altri luoghi sotterranei limitrofi.
Non perdete l'occasione di partecipare e conoscere la potenzialità sotterranee napoletane.
Partecipanti: Luca Cutitta, Laura Tron, Giovanna Politi, Marco Lo Presti, Carlo Buono, Giorgio Pintus.



Sotterranei della chiesa Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta

Vestizione


L'amico Luca Cutitta


Carlo sotto sforzo

L'ingresso al primo pozzo

Alla base dei 12 m


Una corda è sempre più sicura


Il seconso pozzo, 7 m







Lungo un basso cunicolo verso i rifugi antiarei

Rifacimento di una cisterna datato

Uno dei tanti passaggi ancora da rivedere


Torna a vedere........per forza

Momento di bisogno....

Per i momenti di relax

Si preparano piani.....
L'acquedotto rimaneggiato durante l'ultima guerra

Altro passaggio non particolarmente agevole

Si risale da una cisterna

Nuovo tratto non ancora rilevato

martedì 29 dicembre 2009

Monte Soratte (RM) - Nuova grotta

Invitato da Paolo Forconi a visitare una nuova grotta del Monte Soratte, il 28 Dicembre accompagnato da Marco Lo Presti, mi sono infilato nel nuovo pertugio. Il fatto mi ha fatto tornare indietro nel tempo perchè penso sia la grotta che negli anni 90 cercavamo insieme al mio vecchio gruppo e che non eravamo mai riusciti ad individuare perchè troppo infrattata. Paolo dietro precise indicazioni dei locali e facendosi strada nel groviglio boscoso di roverelle è riuscito a ritrovarla.
Grossa sorpresa, dopo alcuni saltini di 3 e 7 m. e dei passaggi in discesa alquanto stretti ,un bel pozzo da 40 m ci ha portati nei pressi di due strettoie che attualmente si sta provando di allargare, chi ha visto oltre dice che un altro pozzo ci aspetta. Dopo una prima parte fossile e con molta aria, come la maggior parte delle grotte del Soratte, un'altra zona semi attiva si presenta con fango e forte stillicidio. Formazioni ipogeniche fanno ben sperare in ambienti più maestosi.
Partecipanti: Paolo Forconi, Fabrizio Toso, Marco Lo Presti, GiorgioPintus


Ingresso

Pozzo da 40





Attuale fondo



Concrezioni

Inizio dello scavo




Rinvio sul P 40


Risalita con forte vapore

Si finisce sempre in mutande

Caselle in Pittari (SA) - Grotte archeologiche

Dal 12 al 14 Dicembre 2009 siamo tornati a Caselle in Pittari accompagnati da Massimo Ruffo, esperto paleontologo, per catalogare e cercare di comprendere a che età si riferiscono i ritrovamenti archeologici ritrovati due anni fa nella montagna soprastante il paese, monte Pittari, nelle grotte Tavanieddu e degli Antici. Accompagnati da alcuni soci del gruppo speleologico CAI Napoli abbiamo rivisitato le due grotte. Un fatto importante, il ritrovamento di una parte di manufatto, fa risalire la deposizione umana ritrovata nella grotta,degli Antici, probabilmente al Bronzo Medio - Appenninico.
Ci aspettiamo ulteriori incontri per poter iniziare i saggi di scavo con le competenti autorità.
Un grazie, come sempre, a Rocco Ettorre per la squisita ospitalità.
























venerdì 11 dicembre 2009

San Giovanni in Laterano - Triplice Cinta

Osservando il muretto che delimita il chiostro della basilica di San Giovanni in Laterano si possono osservare diverse Triplice Cinta scolpite nel travertino, alcune sono facilmente individuabili, altre appena visibili, incisioni logorate dal tempo.