
Una passeggiata nel Reatino ci ha portato a rivisitare una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. La costruzione, appoggiata ad una parete, copre una grossa cavità. Geologicamente è una condotta che alimentava un corso d'acqua nei pressi. A poca distanza, nella parte opposta al fosso, c'è la risorgenza di Puffi Street, rilevata nel 1989, che chiude dopo una 40 di m. con un sifone. Tutta la zona drena le acque delle cime soprastanti. La grotta di San Michele oramai risulta fossile. Un grosso antro, dove è posto l'altare dedicato all'Arcangelo, è l'arrivo di due condotte. Una di circa 20 m., di dimensioni ridotte, finisce con strettoia in fessura, l'altra esce direttamente nel fosso posto a N.
"San Michele conosce pure una festa sui prati. In una grotta naturale, sulla montagna vicina ai campi dove parte del paese lavora, è stata edificata una chiesa dedicata a San Michele, elevando, non si sa quando una parete. E Montorio venerava qui anche i propri morti, quando il cimitero non ci stava, e questo ancora nel 1791. Tutta la popolazione l'8 maggio sale ai prati e dopo l'eucarestia si abbandona alla gioia di ritrovarsi, di fare festa e di vivere insieme. La gente in San Michele canta la sua vittoria sull'indifferenza, nell'essere vicini gli uni agli altri. Vale la pena ritrovarsi lassù sulla montagna l'8 maggio, vale la pena ritrovarsi a Montorio il 29 settembre!"
Immagine classica di San Michele Arcangelo
Esterno della chiesetta dedicata al Santo
Interno con l'altare
Interno della condotta Nord
Condotta
Condotta