martedì 14 ottobre 2008

Peter Kolosimo -Quando un buco nelle rocce diventa una mappa per alieni

Già nel 1972-1973 venivano riportati degli articoli riferiti alle "coppelle" su rocce.
Peter Kolosimo (Pier Domenico Colosimo), Modenese, scrittore di "scienze" varie, compresa la speleologia, portava a conoscenza dei suoi lettori i vari studi effettuati su ritrovamenti che davano adito a interpretazioni, anche, fantastiche/fantascientifiche. Ad una attenta lettura, e ad un esame della struttura della rivista, era evidente che Kolosimo non esponeva teorie ma dava al lettore la possibiltà di porsi domande, che secondo la propria visione dei fenomeni riportati, poteva dare una sua interpretazione e, se interessato, approfondirne l'argomento.
Dello stesso autore:
Il pianeta sconosciuto, Torino 1957
Terra senza tempo, Torino, 1964
Ombre sulle stelle, Milano 1966
Non è terrestre, Milano 1968

Ricordo che a quei tempi mi aveva colpito fortemente questa rivista in quanto venivano riportate notizie sulle attività speleologiche in italia, compresi convegni e incontri nazionali.
Lo speleologo romano Luigi Bruno, della Associazione Speleologica Romana, nel 1973 era uno degli speleo-scrittori più attivi in quei tempi.
Riporto alcuni articoli con relative foto delle coppelle studiate sia in Valcamonica che nel resto del mondo











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