Una giornata di sole passata al buio di una miniera.
Come al solito alla ricerca di
Dolichopoda, questa volta ci siamo recati all'isola del Giglio, in prov. di Grosseto, dove fin dalla preistoria venivano scavate delle
minere per l'estrazione del ferro e pirite. La
Dolichopoda non ha trovato di meglio che instaurarsi nelle miniere fresche e buie, dopo la loro dsmissione del 1962.
Giornata di sole e calda, paesaggio incantevole, ultimi turisti a prendere il sole, località fortemente turisticizzata, (nel 1965 poche case e un magnifico ristorante "Il Corsaro" che non ho rintracciato). La ricerca si è protratta per molto tempo, in quanto gli ingressi che danno sulla spiaggia di Campese sono rimasti inglobati tra le reti di protezione delle pareti scavate nel calcare ed ora usate come pareti di arrampicata ed alcuni fabbricati.
Il rintracciare gli ingressi non è difficile, prendere il sentireo che porta al "faraglione" iniziata la salita il sentiero fa una curva a dx prendere subito a sx e seguire le reti di protezione per circa 150 m, gli ingressi sono evidenti, il primo è chiuso, il secondo risulta aperto. La galleria si sviluppa verso Sud-Ovest per circa 20 m, devia leggermente verso Ovest per altri 10 m fino ad un incrocio a sx chiude con frana mentre a sx continua con una serie di crolli (attenzione). La visita ha permesso di raccogliere alcuni esemplari sia maschi che femmine.
Partecipanti: G. Pintus, dr. M. Rampini
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Vista di Campese |
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La torre di Campese |
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Ingresso miniera |
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Primo tratto |
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Parti franate |
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Tetto del quadro con tavelloni |
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tetto con cedimento |
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Incastro |
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Uscita |
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Tipi di incastro |
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Sistema di rinforzo alle pareti |
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Martelli pneumatici per lo scavo |